Giornata storica quella di ieri, lunedì 4 Giugno 2018, per l’agricoltura e la pesca in Sardegna, che ha visto la nascita di “Confcooperative FedAgriPesca”, la nuova organizzazione di Confcooperative che abbraccia tutto il settore primario e unisce le precedenti Fedagri e Federcoopesca.

L’accordo è stato siglato presso la Cantina Trexenta di Senorbì, dove dopo una lunga mattinata di lavori assembleari, ai quali hanno partecipato il Presidente di Confcooperative Sardegna, Fabio Onnis, i Presidenti uscenti di Fedagri e Federcoopesca, Gianni Sanna e Roberto Savarino, l’Assessore regionale, Cristiano Erriu, e l’Onorevole Piero Comandini.

L’assemblea costituente ha approvato il nuovo Statuto e ha proceduto con l’elezione degli organi e del nuovo Presidente di Federazione per i prossimi 4 anni. A guidare la nuova realtà regionale sarà Roberto Savarino, presidente uscente di Federcoopesca, e ora a capo di tutto il comparto.

Una partenza col botto quindi quella di FedAgriPesca, che spicca con 100 cooperative associate, aventi oltre 7.500 soci e un fatturato complessivo che supera i 305 milioni di euro.

Oggi  –  esordisce Savarino – vedrà la luce un nuovo soggetto di forte rappresentanza politica per il settore della pesca e dell’agricoltura. Parliamo di due pezzi dell’economia primaria a nostro avviso rilevantissimi, che hanno molti punti in comune: entrambe producono un bene essenziale legato all’alimentazione umana, con tutto ciò che comporta, in termini di responsabilità nei confronti dei consumatori, qualità delle produzioni, legame con i territori di produzione, ed entrambe hanno un forte legame con l’ambiente e con il territorio, sia che si tratti di acqua, sia che si tratti di terra….. In base a tale approccio, la nuova Federazione sarà composta da due aree distinte, due anime che comporranno la Commissione agricola e la Commissione Pesca e che troveranno una comune sintesi negli Organi della FedAgriPesca”.

Obiettivo principale sarà quindi quello di stabilire nuove sinergie per il rafforzamento dell’intera filiera della produzione primaria. 

Si punta verso una cooperazione più forte, facendo ancora più sistema tra le produzioni, e al contempo rafforzando la rappresentanza politica e mettendo al primo posto il potenziamento economico delle imprese cooperative aderenti.